“Da Città di Castello diamo un nuovo segnale di attenzione al ruolo e al rilievo dell’informazione con un corso per i giornalisti che affronta una tematica di grande attualità come il cyberbullismo, attraverso l’esperienza e la competenza di due concittadini che siamo sicuri sapranno dare un contributo molto importante a chi è chiamato al difficile compito di raccontare i fatti e favorire i processi comprensione e soluzione delle problematiche sociali”.
E’ quanto dichiara il vice sindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli nel presentare il corso di formazione sul tema “Il cyberbullismo nella società dei media: rischi, prevenzione e tutela”, che l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria promuoverà in collaborazione con il Comune e la Fondazione Hallgarten-Franchetti nella sala conferenze di Villa Montesca venerdì 24 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 14.00. “Una sede prestigiosa, che siamo sicuri contribuirà a valorizzare questa iniziativa e far conoscere il lavoro di recupero e promozione del patrimonio culturale della famiglia Franchetti che stiamo portando avanti come amministrazione comunale nell’anno del centenario dalla morte del barone Leopoldo”, sottolinea Bettarelli, che insieme al presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Angelo Capecci aprirà i lavori del corso, portando il saluto della città ai partecipanti. L’iniziativa avrà come relatori Maria Rita Bracchini, vice presidente della rete europea antibullismo EAN (European Antibullying Network) e Simone Salcerini, magistrato presso il tribunale di Spoleto, che con il coordinamento della giornalista Maria Pia Fanciulli, consigliere dell’Ordine regionale, analizzerà nel dettaglio il bullismo e il cyberbullismo, i rischi della comunicazione mediale, gli aspetti psicologici del gruppo e degli aggregati sociali in rete, il sexting, il grooming, l’adescamento on-line e il cyberstalking, soffermandosi sui temi dell’etica dei nuovi media, sulle modalità di trattazione dell’argomento da parte della stampa internazionale e sugli aspetti giuridici del fenomeno.